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28 apr 2010

Pilastri


Prima di diventare un Paese di poveri pieno di ricchi segnaliamo tre libri neanche freschissimi di stampa che, in qualche modo, hanno a che fare con i pilastri di una civiltà:
Tempi storici, tempi biologici - Enzo Tiezzi ristampato da poco da Donzelli.
La sostenibilità è, prima di tutto, passaggio di conoscenza.

27 apr 2010

Territori e rotonde



Nel chiacchiericcio sui territori che ha seguito le ultime elezioni italiane mi è tornato in mente un libro, pubblicato da un bravissimo editore svizzero e indipendente, ugualmente sensibile a forma e contenuti.
Si chiama The Image and the Region - Making Mega- City Regions Visible e analizza la sfera di influenza di grandi città - regioni (Mega City Regions). Una delle mappature più interessanti è il panorama delle relazioni tra tutti i settori delle industrie creative di Zurigo.
Due dichiarazioni forti: Al Gore, intervistato settimana scorsa, si è detto stupito dalla qualità (alta) che viene elaborata dalla branch italiana di Current Tv. Un eccentrico critico di arte, secondo me giustamente, afferma che la qualità in Italia, in questo momento storico, trova posto solo ed esclusivamente ai margini del sistema.
Il Sole 24 ore tramite il suo esperto di capitalismo molecolare produce un'apologia del Veneto post industriale a valle di un convegno dove, sulla creatività, parlavamo tutti i rappresentanti del potere in Italia. Forse i territori sono solo lo spazio tra una rotonda (tavola) e un' altra.

25 apr 2010

Daily Hubbub by Hublab


Hubbub vuol dire letteralmente "confusione, baccano" ed è uno spazio che nasce da Hublab, una società che ha come obiettivo la valorizzazione delle capacità e del talento italiano contemporaneo.
Hub come perno, luogo di incontro anche fortuito, lab come laboratorio strategico e vitale di idee, ricerche, arti applicate.
Hubbub cerca di identificare, nella confusione - di storie, profili, identità e talenti molto diversi - quei personaggi che, ogni giorno, ci raccontano una storia nuova con le loro capacità spesso uniche. Che qualche volta si trasformano in un lavoro, altre volte rimangono in un limbo senza uno sbocco creativo o professionale.
L'idea del suo diario (blog) è seguire qualche filo conduttore come la multidisciplinarietà e la biodiversità, intesa come capacità individuale nel fare e nell'applicare. E di cercare di guardare la realtà secondo quello che già è possibile sapere e saper fare. E per qualche motivo non si fa.